Numerose classi di percussioni guidate dai loro maestri e provenienti dalle scuole di musica di Roma si sono esibite intercalando o sovrapponendo diversi stili, creando incontri e sorprese acustiche, offrendo al fiume e ai cittadini una festa del suono, con percussioni etniche, mediterranee, latino americane, africane e giapponesi. Il suono di tanti strumenti che anticamente accompagnavano marce, battaglie, riti, oracoli, partenze, preghiere, feste e danze, si è intrecciato per risvegliare le memorie nascoste del luogo attraverso la vivacità interculturale presente oggi nella città.

Hanno aderito all’iniziativa l’Associazione Semilla, maestro Gabriele Gagliarini; il Corso di percussioni giapponesi dell’Associazione Affabulazioni, maestra Rita Superbi; la scuola di tamburello di Davide Conte, maestro Davide Conte; la scuola di percussioni di Stefano Rossini Roma, maestro Stefano Rossini; la Scuola Franceso Pitarra, maestro Francesco Pitarra; l’Istituto Comprensivo Virgilio, Scuola Media Musicale, classe di Percussioni, maestro Josè Mobilia; Tony William, jembé; Duo Benkadi di Inoussa e Dembele.

Distribuiti lungo la banchina destra di Piazza Tevere, a distanza di circa 30 metri l’uno dall’altro, i gruppi musicali hanno suonato sovrapponendosi o alternandosi con gli altri percussionisti, mentre il pubblico passeggiava lungo la banchina in un ascolto ininterrotto di ritmi e musicalità diverse. La kermesse è durata circa 90 minuti dopo i quali il pubblico e i musicisti hanno continuato liberamente a confrontarsi e vivere lo spazio insieme fino alle ore 22.00.