MARTON CSOKAS LEGGE GABRIELE TINTI. LA NOSTALGIA DEL POETA

DETTAGLI

DESCRIZIONE

DATA E ORA

6 ottobre 2019
ore 11:30

DOVE

Banchina destra del Tevere: fermata del battello “Isola Tiberina”

PRESS

Il sesto appuntamento della rassegna “Racconti di trionfi e lamenti” (curata da Carlo Gasparrini e Valeria Sassanelli) vedrà come protagonisti il poeta Gabriele Tinti e l’attore Marton Csokas, per la performance “La nostalgia del poeta”, del progetto “Rovine”.

L’evento è una narrazione itinerante lungo la banchina destra del Tevere, dalla fermata del battello “Isola Tiberina” a “Piazza Tevere”.

La performance è frutto del culto delle immagini dello scrittore e poeta Gabriele Tinti che ha composto una serie di poesie ispirate alla figura di Apollo, dio delle arti e della poesia. L’attore coinvolto è Marton Csokas, noto per aver interpretato Celeborn nel Signore degli Anelli e per aver lavorato quasi sempre da protagonista con registi come Lucas, Cohen, Donner, Ridley Scott, Burton e molti altri ancora.

L’evento è realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale Romano, con Palazzo Naiadi, The Dedica Anthology, e con il contributo della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele. L’evento ha il patrocinio del Municipio Roma I Centro e verrà riprodotto in video presso il Teatro Valle, in collaborazione con il Teatro di Roma.

La performance è pensata come un “tour poetico” che partirà di fronte all’Isola Tiberina, dove nel 1891 il fiume restituì una statura di un Apollo stupendo, copia di un’opera di uno sculture neoattico dell’originale in bronzo, forse di Fidia, che, con ogni probabilità, venne gettato nel fiume dai cristiani per lavare la città dall’onta dell’adorazione di dei falsi, ambigui. L’Apollo del Tevere fu trovato in pezzi, poi ricomposto e collocato presso il Museo Nazionale Romano.
L’obiettivo della performance è quello di evocare il ritrovamento e l’assenza attuale della scultura attraverso la presenza e la lettura dell’attore.

La narrazione itinerante proseguirà in direzione di Piazza Tevere e durante il percorso la lettura continuerà evocando il trasporto dell’Apollo dalle acque del fiume alla città. Arrivati in Piazza Tevere lo scrittore e l’attore stazioneranno di fronte alla figura di Apollo e Dafne, parte dell’opera monumentale ed effimera di Kentridge, contemporanea rivisitazione della famosa scultura di Gian Lorenzo Bernini. Lo scultore italiano creò il suo Apollo ispirandosi alla statuaria antica mentre Kentridge ha riproposto la sua interpretazione del capolavoro del Bernini facendolo sfilare nella sua processione di ombre e simulacri delle sconfitte e dei trionfi antichi.

Tinti, poeta d’oggi, a sua volta s’ispira al mito e a queste successive rielaborazioni figurative per raccontare la propria nostalgia di poeta per un mondo e un’arte così lontani. Questo gioco di rimandi è proprio del procedimento ecfrastico che, come affermava Foucault, è sempre “descrizione di una battaglia” tra dicibile e visibile, rappresentazione verbale e rappresentazione visuale.

La passeggiata proseguirà fino al Teatro Valle per ammirare la mostra “Beyond Triumph and Laments” sulle attività artistiche e culturali passate e future di Tevereterno per il fiume Tevere.

 

IL PROGETTO ROVINE
“Rovine” è stato realizzato in altre modalità, con letture dal vivo di fronte alle opere, che ha visto coinvolti negli ultimi anni alcuni importanti attori (tra i quali Joe Mantegna, Marton Csokas, Robert Davi, Burt Young, Vincent Piazza, Franco Nero, Enrico Lo Verso, Luigi lo Cascio e Alessandro Haber) e alcuni dei maggiori Musei al mondo come sono il Metropolitan di New York, il J. Paul Getty Museum ed il LACMA di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo e di Palazzo Altemps, la Gliptoteca di Monaco i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Archeologico di Napoli e molti altri ancora.
Il progetto è stato insignito del Premio Montale fuori di casa 2018 per la poesia ed è stato recentemente scelto per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei “Plato in LA” in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l’impatto di Platone sul mondo contemporaneo.

LA RASSEGNA RACCONTI DI TRIONFI E LAMENTI
La rassegna “Racconti di Trionfi e Lamenti”, a cura di Valeria Sassanelli e Carlo Gasparrini, è stata inaugurata nel 2017 ed è ispirata a “Triumphs and Laments”, la grande opera site-specific realizzata dal maestro William Kentridge a Piazza Tevere, con la direzione artistica di Kristin Jones, e dedicata alla città di Roma.
Noti intellettuali di discipline diverse raccontano momenti e temi della storia di Roma traendo spunto dalle figure del fregio, dall’antichità all’attualità dei giorni nostri, fino cioè alla Grande Guerra, all’uccisione di Aldo Moro o di Pasolini, agli sbarchi di profughi a Lampedusa, ecc.

FOTO E VIDEO

CREDITI

RACCONTI DI TRIONFI E LAMENTI:
LA NOSTALGIA DEL POETA

Poeta
Gabriele Tinti
Attore
Marton Csokas

Ideazione e coordinamento della rassegna Racconti di Trionfi e Lamenti
Valeria Sassanelli, vice presidente di Tevereterno Onlus
Carlo Gasparrini, consigliere di Tevereterno Onlus

Supporto al coordinamento
Emma Tagliacollo, segretario di Tevereterno Onlus

In collaborazione con
Museo Nazionale Romano

Palazzo Naiadi, The Dedica Anthology

Con il contributo di
Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.

Con il patrocinio di
Municipio Roma I Centro

Video
Gianluca Rame per il Teatro di Roma

Fotografie
Cover: E. Ruscio e Marcello Leotta. Slideshow: Antonio De Paolis (3, 6, 7, 9, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 20, 21), Valeria Sassanelli (1, 2, 4, 5, 8, 10, 11, 12, 19)

Contatti
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