PIAZZA TEVERE 2020
L’installazione accompagna la lenta scomparsa del fregio di William Kentridge “Triumphs and Laments” (promosso e organizzato dall’associazione Tevereterno) e propizia la necessità di nuove opere di analogo valore per il luogo e per la città a cui l’associazione intende continuare a dare il proprio contributo.
Piazza Tevere
Così denominata dall’artista Kristin Jones, tra i fondatori di Tevereterno, all’inizio degli anni 2000, è lo spazio fluviale compreso tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, costituito dalle acque del fiume, le banchine di magra, i muraglioni e gli affacci dai Lungotevere. A partire dal 2005 tale idea è stata portata avanti dall’associazione Tevereterno che punta alla riscoperta e alla rivalutazione del ruolo e della presenza del fiume in città attraverso la realizzazione di grandi installazioni di arte contemporanea e di iniziative di valorizzazione del luogo come spazio pubblico urbano.
Le sedie rosse simbolo di Tevereterno e di Piazza Tevere
Sono state installate per la prima volta a Piazza Tevere nel 2010 per l’evento “Chance Encounters on the Tiber” ideato da Robert Hammond, hanno poi fatto parte di numerosi allestimenti e performances tra cui WaterFire nel 2012, Open House Roma nel 2014 e Kermesse delle percussioni nel 2015 (www.tevereterno.org).
I promotori e l’obiettivo dell’installazione “Piazza Tevere 2020”
L’installazione è promossa dall’Ufficio Speciale Tevere di Roma Capitale, supportato da un team di partner (Acea, Italgas, Terna, Rainbird, plasticWOOD.it e l’associazione Tevereterno) coordinati da Agenda Tevere Onlus, sulla base di un progetto dell’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP), assieme al laboratorio Cesare Romiti di Agenda Tevere. Le opere vegetazionali sono state realizzate dalle imprese laziali di Assoverde, all’interno del Programma “StrategieGreen2020”, promosso da ASSOVERDE e AIAPP al fine di rendere gli spazi della città più sani, accoglienti e funzionali, pur con l’adeguato distanziamento fisico, per favorire la possibilità di incontrarsi e passeggiare in sicurezza e con la necessaria qualità dei luoghi e salubrità dell’aria.
Al fine di ridurre al minimo i costi sostenuti dal Comune, l’allestimento è stato realizzato grazie all’impegno professionale dei volontari di Agenda Tevere, dell’AIAPP e di ASSOVERDE, e ai generosi contributi di aziende che hanno condiviso l’impegno e la passione per la nostra città e il suo futuro. Le principali sono state Acea, che oltre un secolo fa a Roma è nata, e insieme a lei è cresciuta, diventando una delle principali multiutility italiane; Italgas, la storica società che attraverso la diffusione del gas naturale favorisce lo sviluppo sostenibile delle città in cui viviamo, e Terna, il gestore del sistema elettrico nazionale, che da sempre promuove progetti di sostenibilità e di vicinanza al territorio. A loro si sono affiancate aziende produttrici, quali Rainbird e plasticWOOD.it, che svolgono ricerche per offrire prodotti sempre più sostenibili per i luoghi che abitiamo.
L’allestimento temporaneo
Il progetto è stato elaborato da un gruppo di lavoro composto da membri dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP) e dal Laboratorio progettuale “Cesare Romiti” di Agenda Tevere Onlus, associazione costituita nel 2017 per fornire progettualità, supporto professionale e risorse finanziarie a tutti le istituzioni romane al fine di supportarle nella riqualificazione delle sponde del fiume della Capitale.
L’allestimento prevede la disposizione di 4.600 mq di prato distribuito sulle due sponde (due fasce di 500 metri di lunghezza per 4,6 di larghezza in ciascuna banchina) disposto su uno strato di sabbia, con irrigazione a scomparsa che ne garantisce la sopravvivenza. È prevista inoltre l’installazione di 40 alberi ripariali in vaso, argentei Populus alba, in riva sinistra accorpati e disposti in modo da aumentare la superficie ombreggiata.
Sul fronte degli arredi e delle attrezzature saranno installati sdraio, tavoli con sedie, rossi (in memoria di precedenti allestimenti organizzati a Piazza Tevere dall’associazione Tevereterno) e una pedana per spettacoli e dibattiti.
Sulle due sponde sono inoltre stati installati faretti direzionati, con finalità scenografica, verso le chiome dei platani del Lungotevere.
Impatto collaterale permanente
In un momento di emergenza che non è solo sanitaria ma anche sociale ed economica, Agenda Tevere, AIAPP e Roma Capitale si sono voluti assicurare che gli investimenti fatti per realizzare questo allestimento temporaneo non avessero una valenza di natura “effimera”. Per questo hanno previsto che, alla chiusura dell’allestimento, i materiali temporaneamente installati nelle banchine lapidee tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini – il substrato di terriccio, il sistema di irrigazione, il manto erboso e gli alberi in vaso – siano trasferiti a Riva Ostiense sulla base di un progetto di riqualificazione di quell’area.
Il ritorno delle lupe
Nell’ambito del programma culturale di Piazza Tevere 2020, tornano le lupe sui muraglioni del Tevere.
Lo spazio tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini ha acquisito la propria identità culturale nel 2005 con She Wolves, opera dell’artista americana Kristin Jones che ha inaugurato con l’Associazione Tevereterno quella che diverrà da allora nota come Piazza Tevere. Le dodici figure di lupe emerse dalla pulizia del muraglione, tecnica successivamente ripresa per la realizzazione dell’opera dell’artista sudafricano William Kentridge “Triumphs and Laments (promossa da Tevereterno), sono rimaste per anni lungo il fiume divenendo, l’anno dopo, scenografia per il programma di proiezioni animate Ombre dal Lupercale. I suoi sette artisti e sette compositori sono stati ispirati dalla storia mitologica della Città Eterna, ma le loro immagini e le loro composizioni sono nate per dialogare con il luogo, con ogni artista che ha lavorato in modo indipendente nella consapevolezza però che le sue opere, visive e sonore, sarebbero state combinate in un unico allestimento. Le animazioni sono interpretazioni dell’immagine simbolo di Roma e le composizioni, sono sperimentazioni che partono dal paesaggio sonoro del fiume.
A più di un decennio di distanza Ombre dal Lupercale viene ripresentata, dopo il tramonto, l’11, 12, 13 e 14 settembre sulla sponda sinistra del fiume tra Ponte Mazzini e Ponte Sisto.
Ma con il sito di Piazza Tevere ormai testimone della scomparsa di Triumphs and Laments, la maestosa opera di William Kentridge realizzata dall’associazione Tevereterno sotto la direzione di Kristin Jones sul muraglione della sponda opposta, l’11 e il 12 settembre sarà presentato anche un omaggio a Kentridge ideato da Sandro Polci, proiettando sulla lupa del grande fregio il disegno preparatorio dell’artista che incontra la “Lupa capitolina” dell’opera originaria di Kristin Jones. Sovrapponendosi e dissolvendosi ancora, diventano metafora delle potenzialità di questo luogo, delle sue storie, della magia dell’arte pubblica che chiede di guardare e porsi domande.
Entrambi questi allestimenti, realizzati con il supporto finanziario di Acea, vogliono essere un invito per futuri programmi di azioni artistiche che devono nascere per Piazza Tevere, laboratorio a cielo aperto dedicato all’arte contemporanea.
FOTO E VIDEO
CREDITI
Piazza Tevere 2020 è un allestimento paesaggistico temporaneo realizzato dall’Ufficio Speciale Tevere di Roma Capitale con il supporto di un team di partner coordinati da
Promotore
Ufficio Speciale Tevere
con la collaborazione di
Team di partner di supporto coordinato da Agenda Tevere Onlus
Progetto di
assieme al laboratorio Cesare Romiti di Agenda Tevere.
Realizzazione opere vegetazionali
Imprese laziali di Assoverde (Assiverde, Bindi Secondo, Florovivaistica del Lazio, Laurentina Servizi, O.P.E.R.A.M., Professionisti del Paesaggio, Sia Garden, Sublacense Garden) all’interno del Programma “StrategieGreen2020” promosso da ASSOVERDE e AIAPP