Il quinto appuntamento della rassegna “Racconti di trionfi e lamenti” (curata da Carlo Gasparrini e Valeria Sassanelli) vedrà come protagonisti gli scrittori Edoardo Albinati e Marco Lodoli, di riconosciuta fama internazionale e profondamente legati alla città di Roma. I loro racconti si intrecceranno con le figure dell’opera Triumphs and Laments dell’artista sudafricano William Kentridge, presente sui muraglioni del Tevere.

La lettura di Albinati, dal suo ultimo romanzo “Cuori fanatici” edito da Rizzoli, sarà sul carattere stratificato di Roma, sulla compresenza in essa di varie città e villaggi, sullo scetticismo e lo spirito ironico dei suoi abitanti, sulla confluenza del Tevere e dell’Aniene.

Con brani dei suoi libri “Isole. Guida vagabonda di Roma” e “Il fiume”, Lodoli evocherà isole romane di bellezza e poesia ritagliate nel corpo della città: una piazza, un albero, un bar di periferia; luoghi preziosi circondati dall’oceano frenetico della distrazione.

L’evento sarà accompagnato dalla performance musicale di:
Marilia Vesco, cantante jazz, accompagnata dal piano di Dario Pierini.

Interverrà Cinzia Guido, Assessore alle Politiche Culturali del Municipio Roma I Centro.

L’installazione di arredi, curata dall’artista Alfredo Pirri, è offerta dalla società Plastica Alto Sele.

L’intera banchina di Piazza Tevere sarà interessata dall’installazione Foglie di viaggio: come pietre d’inciampo per un giorno, tante “foglie” rosse da leggere si poseranno sul marciapiede di Piazza Tevere sotto il fregio di William Kentridge. Qui il Tevere si aprirà simbolicamente ai racconti segreti e silenziosi custoditi dalle acque. Lungo il fiume, da sempre luogo di fertilità, scambio e incontro, questa installazione vuole richiamare l’attenzione, testimoniare i viaggi dando voce alle parole di chi arriva, di chi cerca rifugio, di chi ha sofferto la partenza o il viaggio, di chi non ha più voce per raccontare….
Un progetto ideato e realizzato da Isabelle Binet grazie al foglio Griot che nasce all’interno della cooperativa CivicoZero con Yves Legal e in collaborazione con Sandro Triulzi dell’Archivio Memorie Migranti.