Tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, una piazza di pietra e di acqua grande come il Circo Massimo.
PIAZZA TEVERE
UN LUOGO DI INCONTRO
PIAZZA TEVERE
A volte è necessario uno sguardo diverso, uno sguardo d’artista, un’artista che viene da lontano per scoprire la vocazione di un luogo, la sua profonda identità, il suo possibile futuro. Kristin Jones, newyorkese, ha percorso molte volte il tracciato urbano del Tevere, ne ha esplorato le forme, i suoni, le luci, le relazioni con la città. Ha intuito che il fiume rappresentava l’anima di Roma, la sua struttura, la sua storia, ma che da tempo il dialogo con la città si era interrotto. Lo sguardo di Kristin Jones ha ricercato un luogo dove il fiume potesse rivelarsi alla città, trasformandosi in un grande spazio pubblico, in una piazza Tevere in grado di sviluppare attraverso le forme dell’arte un nuovo rapporto tra fiume e città. Il luogo si è rivelato all’improvviso nel tratto tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. Un rettangolo perfetto, un impianto geometrico nella sinuosità del fiume. Uno spazio regolare quanto il Circo Massimo: una forma eccentrica e nello stesso tempo antica, un teatro naturale e insieme artificiale. Tutto è nato da quello sguardo e da quel riconoscimento. Il luogo era lì ad aspettare di essere disvelato come uno spazio per la città e l’arte pubblica.
Rosario Pavia, Capitolium n.7 2006
PER TEVERETERNO
Kristin Jones ci ha insegnato a guardare questo luogo come una stanza molto speciale che sa accendere le sue luci con una intermittenza misteriosa e coinvolgente. Una stanza con le stelle sul tetto, un pavimento luminoso che scorre lentamente, le pareti che si animano di immagini e parole. Qui la gente di Roma si ritrova a sognare un fiume che c’è ancora. E il Tevere non finisce di incantarci se abbiamo nuovamente voglia di raccontare la città. Arte e urbanistica tornano a parlarsi e questa intesa può cambiare lo stato delle cose più di tante opere pubbliche, perché ci restituisce uno spazio di straordinaria contemporaneità di cui abbiamo bisogno nel cuore della città storica.
Carlo Gasparrini, giugno 2007
UNA GRANDE “STANZA” PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Il tratto compreso tra ponte Sisto e ponte Mazzini, è una straordinaria e insolita stanza, grande come il Circo Massimo (500 metri x 100), con pareti che accolgono racconti in movimento come quello di Kentridge, un pavimento d’acqua che scorre e può accendersi per valorizzare il suo flusso, un tetto stellato attraversabile da raggi luminosi, uno spazio tridimensionale interpretabile dalla musica. Un luogo monumentale quindi che può proiettare il MAXXI e il MACRO sul Tevere.
Carlo Gasparrini, 2014
PIAZZA TEVERE
PIANI E PROGETTI
Il Tevere, tortuoso dalla sorgente al Mar Tirreno, tira dritto tra due ponti, nel centro di Roma: Ponte Mazzini e Ponte Sisto, separati da due sponde parallele lunghe quanto il Circo Massimo. Kristin Jones, artista statunitense, ha battezzato quel tratto del fiume Piazza Tevere.
E’ qui che si gioca la scommessa di Tevereterno Onlus, una squadra internazionale di artisti, architetti, urbanisti e professionisti della cultura che vuole far diventare Piazza Tevere il più grande – e affascinante – spazio urbano pubblico d’Italia dedicato alle arti contemporanee, per valorizzare l’area fluviale e restituire a Roma la sua spina dorsale simbolica, sociale e culturale.
Il progetto di Tevereterno si inserisce negli obiettivi del nuovo Piano Regolatore di Roma, in particolare dell’Ambito di Programmazione Strategica Tevere; è stato accolto e inserito nel Master Plan e nel Progetto preliminare “Trasversale Gianicolo Moretta”, elaborato dall’Ufficio Città Storica e approvato dal Comune di Roma (delibera n. 384/2008) con la responsabilità scientifica degli arch. Carlo Gasparrini e Mario Manieri Elia.
La Memoria di Giunta del novembre 2006, promossa dall’Assessorato alle Politiche del Territorio in coerenza con i programmi dell’ufficio Città Storica, rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’interesse di pubblica utilità rappresentato da Tevereterno.
Nel 2012, la missione di Tevereterno è stata accolta nel Piano di Gestione del sito Unesco di Roma, come progetto pilota di riferimento.
L’AMBITO STRATEGICO DEL TEVERE NEL PRG DEL COMUNE DI ROMA
Il Piano Regolatore Generale vigente della città di Roma ha individuato nel Tevere uno dei cinque ambiti di programmazione strategica, assieme alle Mura, al cuneo verde dell’Appia e dell’area archeologico-monumentale centrale, alla direttrice moderna Flaminio/Fori Imperiali/EUR e alla Cintura Ferroviaria, concepiti all’interno di una politica di conservazione e valorizzazione della Città Storica. L’Ambito Strategico del Tevere prende le mosse dal bisogno di fare i conti con l’attuale distanza della città dal suo fiume, trasformandolo in una risorsa fertile attraverso un approccio che tende a coinvolgerlo nuovamente nelle dinamiche di trasformazione urbana con un complesso di interventi integrati. È necessario coinvolgere il fiume in nuove relazioni spaziali, funzionali, infrastrutturali ed ecologiche. La riscoperta del fiume come grande corridoio ecologico consente la riqualificazione di alcune trasversali forti di connessione fisica e funzionale delle sponde opposte e di corrispondente valorizzazione dell’invaso fluviale; tra queste la trasversale Aventino-Porta Portese e la trasversale Gianicolo-Moretta.
IL PROGETTO DELLA TRASVERSALE GIANICOLO-MORETTA
Da nord a sud, nel tratto urbano del Tevere, le trasversali forti di riconnessione fisica e funzionale delle sponde opposte sono dirette ad intercettare non solo aree archeologiche, singoli edifici e complessi architettonici contigui al fiume, ma anche a proiettarsi verso i rilievi morfologici e ambientali con i quali il Tevere ha perso nel corso del tempo ogni relazione fisica e funzionale. La trasversale che collega la Chiesa Nuova alla Moretta fino a Regina Coeli sulla sponda opposta, propone uno sguardo più ampio che è quello della risalita anche di tipo meccanizzato dei rilievi collinari del Gianicolo fino a Monteverde e alle risorse storiche e ambientali esistenti come villa Sciarra, villa Pamphili, l’ospedale del Bambin Gesù da riconvertire a nuovi usi. La trasversale Gianicolo-Moretta interessa uno dei contesti ambientali meno pressati dalla tutela archeologica e tuttavia più dotati di valori simbolici in città. Il progetto preliminare (Approvato dalla Giunta del Comune di Roma con Delibera 384/2008) lavora sul tema della “risalita”, valorizza gli esistenti tracciati di penetrazione, riqualifica la passeggiate del Gianicolo e dei due lungoteveri, crea un sistema di terrazze e affacci su Piazza Tevere, con panchine e un ascensore direttamente sulla banchina di magra. I masterplan e i progetti attuativi delle “trasversali” dell’Aventino e del Gianicolo connessi all’Ambito Strategico del Tevere sono stati curati da Carlo Gasparrini e Mario Manieri Elia (responsabili scientifici e progettuali), Paolo Pineschi e Patrizia Pulcini, per l’Ufficio Città Storica di Roma Capitale (direttore Gennaro Farina e responsabile di procedimento Daniela Fuina).
PIAZZA TEVERE
IL TEVERE IERI, OGGI, DOMANI
IL TEVERE 1882, 1950, 2015
PIAZZA TEVERE
GEMELLI DEL TEVERE
Un fiume che come rete della vita si lega ad altre reti, ad altre storie, ad altri fiumi.
È solo una delle tappe di un cammino già iniziato qui, come a Parigi, a Seoul, a Londra, a New York a Berlino…